• LA NOSTRA STORIA

Associazione Cuochi Terme Euganee e Padova – 50 anni di storia –

La vita di questa associazione comincia nel 1968 da un gruppo di cuochi provenienti da più località d’Italia operanti nel bacino delle Terme Euganee di Abano Terme e Montegrotto Terme, utilizzato, sin dai tempi della Roma antica, per le salutari cure termali.

Negli stessi anni esisteva una associazione denominata A.C.I.S. (Associazione Cuochi Italia Settentrionale) a cui aderì, quale delegato delle Terme Euganee Gino Bonello.

Si sentiva nel territorio, sempre più pressante, l’esigenza di creare un’associazione provinciale che raccogliesse i cuochi provenienti da tutta Italia, che sempre più, venivano a lavorare presso il bacino termale euganeo che si stava sviluppando in modo esponenziale nel settore turistico-salutistico.

Era l’anno 1974 quando nacque la A.C.T.E. (Associazione Cuochi Terme Euganee) con il primo Presidente Pasquale Esposito

Dal 1977, per tre mandati continuativi fu Presidente il tanto amato Pasquale Esposito che diede unità d’intenti all’associazione. Essendo divenuto professore di cucina presso l’Istituto Alberghiero di Abano Terme, promosse il primo cambio generazionale, con giovani nuove leve, che diedero linfa vitale alla vita associativa.

Lungimirante, intuì tra i primi, il potere mediatico della Televisione è riuscì ad entrare nelle case di milioni di italiani grazie alla famosissima trasmissione “Domenica in” per tre edizioni consecutive prima con Paolo Lecca e poi, per due edizioni, con Archimede Ottaviani.

Nel 1986 fu eletto Presidente Alberto Bacchetta, con lui ed il suo attivo tesoriere Fabio Momolo si aprì una fase nuova. L’associazione si aprì alle gare nazionali e internazionali quali le “Olimpiadi Culinarie” a Francoforte – Germania, alla “Coppa del Mondo” in Lussemburgo, conseguendo risultati importanti: due Ori, un Argento e tre Bronzi.

Con il nuovo presidente Fabio Momolo, cordiale e disponibile verso tutti, si aprì la stagione dei concorsi gastronomici nel bacino delle Terme Euganee. Divenne il modo di elevare il livello della cucina con nuove tecniche e nuovi impiattamenti. Tutto ciò sino ad approdare alla Fiera di Padova con “TecnoBar”, importantissima fiera del settore.

Si sentì l’esigenza di dare un nuovo logo all’associazione che ponesse l’attenzione ai simboli del nostro territorio.

Nel 1985 le nuove elezioni designarono quale Presidente Achimede Ottaviani. La sua generosità e disponibilità nei confronti dell’A.C.T.E. PD fu testimoniata da tre mandati al servizio associativo, dodici anni di impegno profuso con competenza professionale e intensità!

Con lui si aprì la grande iniziativa dei corsi di cucina aperti a tutti, avvicinando al mondo della cucina professionale centinaia di appassionati. Lo scopo associativo di trasmettere le arti culinarie ad un pubblico, il più vasto possibile, produssero un incremento esponenziale dei tesserati e nuovi stimoli di crescita per l’associazione, favoriti dagli scambi culturali e sociali.

Nel 2006 è la volta dell’elezione del Presidente Dino Roncon. I suoi tratti umani, la sua energia coinvolgente, hanno sorretto l’associazione in un momento, assai delicato, caratterizzato dal passaggio tra le vecchie e le nuove leve.

Nel 2010, a raccogliere le ricche eredità lasciate da Archimede Ottaviani e Dino Roncon, è il nuovo giovane Presidente Claudio Crivellaro che segna un cambio generazionale di notevole portata nel Consiglio Direttivo.

Nel 2015, viene eletto l’attuale Presidente Filippo Bondi attualmente al suo secondo mandato. L’azione del Presidente, raccoglie le sfide della gestione associativa che è divenuta, nell’era moderna, sempre più complessa.

Sin da subito si è ricostruita in maniera certosina la storia documentale dell’A.C.T.E. PD recuperando tutti gli atti e i documenti fiscali che si erano persi nel tempo. Con l’aiuto del Consiglio Direttivo si è proceduto a registrare i nostri loghi (anche quelli storici) e la nostra denominazione per difendere la storia di 50 anni di attività e l’impegno di tanti uomini, anche se mai nominati, i quali hanno collaborato, donato il loro tempo e creduto nell’Associazione Cuochi Terme Euganee e Padova.

Si sono moltiplicate il numero di iniziative che vedono l’associazione, come da scopi statutari, sempre più attenta ai bisogni del tessuto sociale.

-Nelle azioni di volontariato (progetti con la Pediatria di Padova, con la Croce Rossa, Sez. di Abano Terme, con associazioni quali la Down Dadi di Padova),

-Nelle proposte di sviluppo della cultura culinaria, quali corsi per professionisti e per appassionati.

-Nei progetti che promuovono i prodotti del territorio, una fra i tanti, il nostro contributo culturale/culinario all’ ottenimento della Denominazione Comunale (DeCo) al “Bigolo di Monterosso” per il Comune di Abano.

Nelle gare nazionali ed internazionali, la più importante: “Le olimpiadi di Stoccarda 2020”, Germania, conseguendo due argenti ed un bronzo.

-Imprescindibile lo stretto rapporto tra le istituzioni territoriali. L’associazione è iscritta nell’albo comunale di Abano Terme delle associazioni accreditate alla collaborazione con l’ente, per porre in atto azioni comuni di sviluppo e coesione sociale.

-Consci dell’importanza dei mass media si è ridefinito in toto ed in veste più moderna il sito dell’associazione che è la nostra vetrina nel mondo. In questo è stata fondamentale l’esperienza e la professionalità della ditta INARTIS SYSTEM s.r.l di Abano Terme, nostro sponsor.

-Il presidente Filippo Bondi ed il Consiglio Direttivo stanno cercando di confrontarsi, in questo difficilissimo momento, con temi riguardati la dignità del lavoro del Cuoco. E’ drammatica l’attuale sua svalutazione negli ambienti di lavoro, nonostante in televisione abbondino trasmissioni sul mondo della cucina e della pasticceria. Spettacolarizzazioni che distorcono il reale mestiere del cuoco. A questa cucina, “pre-allestita”, a questo “carosello” di sponsor paganti, a questo “circo” di persone che improvvisano, alle sgridate sguaiate di grandi chef, viene mestamente contrapposto,  nelle realtà professionali, il lavoro quotidiano nelle nostre cucine che si sta depauperando sempre più, in termini di cultura culinaria.

Queste considerazioni, però, non sono più storia, ma saranno le sfide del futuro!

-Abbiamo lasciato per ultimo il doloroso capitolo che ha visto la nostra Associazione essere federata con la F.I.C. (Federazione Italiana cuochi) dal 2004 al 2020. Quindici anni che ci hanno visto sempre partecipi, collaborativi e propositivi con questa grande “famiglia” di associazioni di tutta Italia; i nostri fondatori e via via, sino ai giorni nostri, hanno sempre creduto che le collaborazioni con tutte le associazioni provinciali italiane fosse un grande arricchimento ed una forza di notevole portata.

A nostro parere dal 2019, il nuovo presidente F.I.C. Rocco Pozzulo ed il Consiglio Nazionale, hanno cominciato a stravolgere, con atti imposti quali;

-il codice un deontologico assai discutibile perché risulta essere sia lontanissimo dalla realtà lavorativa dei cuochi, sia dagli impegni che i soci assumono all’interno della Federazione.

-Con il nuovo Statuto Nazionale a cui tutte le associazioni provinciali devono obbligatoriamente aderire, pena le loro esclusioni, si sono persi il senso e le ragioni che dovrebbero caratterizzare di un’autentica federazione.

-Le provincie sono relegate a mere esecutrici di proposte che vengono calate dall’alto, l’attore non è più il territorio ma la centralizzazione di tutti i poteri.

-La Federazione, di fatto, è divenuta una azienda cui è anteposto il profitto ai reali bisogni dei soci, le quote associative diventano sempre più onerose, nonostante il periodo storico indichi che occorrerebbe andare in senso contrario.

Dal 2019, quindi, non avendo raggiunto, il numero fisso di soci che la federazione ci indicava in modo perentorio (75 soci), siamo stati “gentilmente” accompagnati alla porta insieme a molte altre associazioni provinciali in difficoltà economica.

Questo, pur amareggiandoci, non cambia di una virgola, anzi ci dà più vigore nel mantenere la nostra presenza attiva nel territorio della Provincia di Padova. Già da subito, le associazioni che hanno subito l’allontanamento dalla federazione, si sono mosse per creare e concretizzare eventi ed azioni sociali/politiche comuni, che siano rispettose delle peculiarità di ognuna, la diversità fa la forza!

Redattore: Alberto Calore

Supervisore: Filippo Bondi

Fonti:

– Libro: “Volemose ben!!” 1988 – A.C.T.E. PD.

– Libro: “50 Ricette per 50 di storia” 2019 – A.C.T.E. PD.

“Giornale dei Verbali delle Assemblee Generali del A.C.T.E. PD”.